Costruire il futuro

Articolo pubblicato su: Doogreporter

L’istruzione è un diritto universale e inalienabile che non dovrebbe essere limitato da razza, religione o nazionalità. Eppure, per migliaia di bambini rifugiati Rohingya, questo diritto è negato quotidianamente, soffocato dalle politiche governative, dalla discriminazione e dall’indifferenza.

Mentre il mondo proclama l’uguaglianza, questi bambini rimangono esclusi, apolidi, costretti a vivere ai margini di una società che continua a ignorarli, privati dell’opportunità di apprendere, crescere e costruire un futuro.

È proprio contro questa ingiustizia che un’iniziativa di base, The TreeHouse Society, ha deciso di agire, restituendo a questi bambini ciò che spetta loro di diritto: un’istruzione sociale gratuita e dignitosa che può spezzare il ciclo della povertà, della negligenza e dalla marginalizzazione.

Progetto Rohingya e scuole
© Giada Malagoli | 2024

Ho scoperto Kiran Kreer tramite i suoi social media, e le sue storie fotografiche mi hanno aperto gli occhi sulle famiglie rifugiate Rohingya che vivono in Malaysia. Come molti altri, Kiran ha vissuto un’esperienza che ha cambiato la sua vita e lo ha portato fuori dalla sua zona di comfort all’età di 36 anni. Dopo 12 anni di esplorazioni e viaggi, ha scelto di stabilirsi a Langkawi, in una tranquilla e splendida isola in Malaysia. Dopo alcuni mesi di soggiorno, ha scoperto la realtà invisibile dei rifugiati Rohingya.

Dalla crisi decennale in Myanmar, fuggendo dalla violenza dei militari, Langkawi è diventata un rifugio per centinaia di famiglie Rohingya negli ultimi anni, persone private dei diritti fondamentali, della libertà e senza accesso all’istruzione. Molte barche cariche di rifugiati sono approdate sulle sue coste, aumentando significativamente il numero di rifugiati in Malaysia. Secondo i dati dell’UNHCR, a ottobre 2022, l’isola ospitava circa 250 famiglie Rohingya. A livello nazionale, il numero totale di rifugiati è arrivato a 190.370 persone, di cui oltre 109.000 sono Rohingya. Tuttavia, la Malaysia non ha firmato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino, il che impedisce ai bambini Rohingya di accedere all’istruzione e ad altri diritti fondamentali.

È stata una sorpresa anche per Kiran scoprire la presenza di rifugiati a Langkawi. Il suo desiderio di raccontare le loro storie lo ha portato a incontrare Arfat Khan, un giovane Rohingya istruito che, durante la pandemia, ha avviato un piccolo centro di apprendimento informale. Il centro di apprendimento era molto piccolo per 30 studenti, privo di attrezzature didattiche consone, senza bagni adeguati e sistemi educativi. Kiran mi ha raccontato di come, nelle settimane successive al loro incontro, non riuscisse a smettere di pensare a questi bambini ogni volta che guardava le foto che aveva scattato. Si è sentito in dovere di fare di più per loro, specialmente per la loro istruzione, portandolo a incontrare nuovamente Arfat Khan.

Il piccolo centro di apprendimento gestito da Arfat Khan ospitava bambini di tutte le età, la maggior parte dei quali non sapeva parlare, leggere o scrivere bene in malese o inglese. Le condizioni erano precarie: le aule erano troppo piccole, sporche e fatiscenti, con due insegnanti sopraffatti dal carico di lavoro e incapaci di fornire un’istruzione di qualità. Così, dopo quasi un anno di sostegno ai bambini Rohingya, è stata fondata la TreeHouse Society da Kiran, tramite la sua impresa sociale.

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© Giada Malagoli | 2024

LA NASCITA DELLA TREEHOUSE SOCIETY

Questo progetto educativo di base si sostiene principalmente grazie a contributi pubblici e donazioni, elementi essenziali per garantire a questi giovani studenti l’accesso all’istruzione che meritano. Grazie alla generosità della comunità locale di Langkawi, è stato recentemente individuato un nuovo edificio, uno spazio più grande e accogliente, perfetto per ospitare le lezioni, le classi, l’area d’arte e le numerose attività che The TreeHouse Society organizza ogni settimana. Con l’aiuto di volontari dedicati e contributi, lo spazio è stato equipaggiato con tavoli, sedie e materiali scolastici, libri, permettendo ai bambini di immergersi in un ambiente educativo stimolante e ricco di opportunità.

Le lezioni offerte includono inglese, matematica, studi sociali e arte, ma il percorso educativo non si ferma solo alle materie accademiche. Vengono organizzate anche attività creative e laboratori per stimolare l’espressività dei bambini, mentre le escursioni e i progetti ambientali insegnano loro l’importanza di prendersi cura dell’ambiente circostante. I bambini stanno apprendendo malese e inglese, con i più piccoli, dai 5 ai 7 anni, concentrati su alfabeti, colorazione e abilità di scrittura. I più grandi, dai 8 ai 12 anni, stanno già imparando l’inglese, giochi da tavolo e studi sociali. The TreeHouse Society non è solo un luogo di apprendimento, ma un vero rifugio dove i bambini possono essere loro stessi, liberi dai pregiudizi e dalle discriminazioni che troppo spesso affrontano nella loro vita quotidiana.

L’impegno di The TreeHouse Society si estende oltre l’aula. Insegnanti e volontari svolgono un ruolo essenziale, non solo nell’insegnamento, ma anche nella logistica, andando a prendere i bambini in diverse parti dell’isola o riaccompagnandoli a casa, e fornendo supporto alle famiglie bisognose con cibo o aiuti finanziari. Questi atti quotidiani creano una rete di aiuto e supporto che consente a intere famiglie di affrontare le difficoltà con maggiore serenità. Tuttavia, il progetto continua ad affrontare sfide costanti, soprattutto di natura economica. Le risorse dipendono principalmente dalle donazioni pubbliche e dagli sponsor, che, pur coprendo spese essenziali come affitto, elettricità, stipendi degli insegnanti, forniture scolastiche e provviste per la cucina, non sono sempre sufficienti per garantire la stabilità necessaria per pianificare il futuro con fiducia.

Nonostante queste difficoltà, ciò che motiva i volontari di The TreeHouse Society è la gioia e la curiosità che vedono ogni giorno negli occhi dei bambini. L’entusiasmo con cui i più giovani partecipano alle lezioni e alle attività dimostra che attraverso l’istruzione è possibile offrire loro non solo una nuova opportunità, ma anche la speranza per un futuro migliore. The TreeHouse Society, quindi, rappresenta molto più di una semplice scuola: è un luogo di rinascita, dove l’istruzione si intreccia con la solidarietà e dove, passo dopo passo, si costruiscono le fondamenta di una comunità inclusiva e resiliente. Questo progetto, sebbene nato su scala ridotta, dimostra che, anche in contesti difficili, è possibile fare la differenza, restituendo dignità e speranza a quei bambini spesso dimenticati.

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Scopri la raccolta fotografica del progetto
Giada Malagoli Minutiello
Giada Malagoli Minutiello

Fotografa, viaggiatrice solitaria e appassionata di diritti umani. Attraverso le mie foto e le mie parole, racconto le discriminazioni nel mondo per far luce su realtà nascoste nella speranza di sensibilizzare e promuovere un cambiamento sociale.